Enrico Vaime e l'abbacchio.

Federica Cifola

Da anni seguo Black Out, il programma comico di Radio Due che va in onda durante i weekend (le ore di programmazione sono cambiate spesso, attualmente va in onda la domenica dalle 8 alle 9).
A dire il vero non mi piace più come una volta. Si sente la mancanza di Simona Marchini, e Fabio Fazio come imitatore di Costanzo era eccezionale. In compenso è arrivato Neri Marcorè, anche qui. Ma lasciamo perdere che è meglio, voglio parlare di un altro argomento.
Quello che nel programma non manca mai sono gli editoriali di Enrico Vaime, a volte brillanti, a volte nostalgici ma sempre pungenti e mai scontati.

Nell'ultima stagione ha fatto la sua apparizione un nuovo personaggio interpretato da Federica Cifola, la Cuoca che canta "le tagliatelle di nonna pina", facendo il verso alle "star dei fornelli" che spopolano nella "Prova del Cuoco" di Antonella Clerici. Nella puntata di domenica scorsa (6 novembre) la cuoca cita la ricetta dell'abbacchio romano. Enrico Vaime, con un improvviso cambio di tono, commenta dicendo che l'abbacchio è "un agnellino di 25 giorni che va strangolato con le vostre mani di assassine, nonne pinne in ascolto che prendete un cucciolo e lo massacrate per mangiarlo!". La trascrizione della frase non rende, è stato il tono con cui Vaime l'ha pronunciata a renderla efficace nella sua spietatezza.
Molti personaggi pubblici si schierano contro il consumo di agnelli per Pasqua. Poche volte invece si sentono prese di posizione tanto decise anche in un periodo dell'anno in cui di norma non si tocca l'argomento, e soprattutto in un terreno difficile come la cucina, in cui le cosiddette tradizioni sembrano essere più importanti di una reale presa di coscienza animalista.

Bravo Enrico Vaime. Grazie a nome mio e anche a nome degli animali.

Chi si fosse perso il programma, può ascoltare il podcast a questa pagina.